Dalla prima pagina del "il Mattino" di Caserta
Mio marito è disoccupato da venticinque anni, lui non è operaio ma aspirante operaio, la flessibilità ce l’ha nel sangue: ’na vota è flessibile sul divano, ’na vota è flessibile dinto o’ lietto e sta sempre a casa. Un giorno per spronarlo l’ho mandato alla stazione per fare una dimostrazione contro la disoccupazione, lui ha occupato il binario di un treno… ma di un treno che è arrivato in ritardo e così nessuno se n’è accorto! Mo’ sta più disperato e primma! L’altro giorno si è svegliato prestissimo… si è fatto una doccia, che non la faceva da mesi per paura d’o’ raffreddore… si è fatto la barba ed è uscito. È tornato la sera a mezzanotte tutto sconvolto, ’a cravatta storta, ’o pantalone stropicciato. Io gli ho chiesto spiegazioni ma quello a stento mi rispondeva. «Sì, lasciami vivere… Ho trovato un lavoro!». Embè, Pasqualino dopo venticinque anni di disoccupazione tu trovi un lavoro e non mi dici niente? E che lavoro hai trovato? Mi ha risposto: «Faccio il sesso a pagamento!». Il sesso a pagamento? Ma sei impazzito? «Carmela lascia stà, la vita va così, i migliori uomini fanno il sesso a pagamento… È un motivo di orgoglio…». Aspetta, quelli fanno il sesso a pagamento perché hanno i soldi e si comprano quello che vogliono… tu invece che hai fatto? «Carmè, per il momento ho venduto, ho dovuto vendere…». Pasquale, ma chi ha avuto il coraggio di comprare? «L’hanno avuto Carmè, l’hanno avuto… tu non ti preoccupare, gli affari non sono il tuo forte, tutto sta a entrare nel giro… Poi da cosa nasce cosa, la voce si sparge, da venditore diventi compratore, è tutto un investimento… È complicato assai, Carmè, per capire ci vorrebbe una laura… Adesso dormici su, Carmè, e stai tranquilla... non sono finito...».
di Rosalia Porcaro
Mio marito è disoccupato da venticinque anni, lui non è operaio ma aspirante operaio, la flessibilità ce l’ha nel sangue: ’na vota è flessibile sul divano, ’na vota è flessibile dinto o’ lietto e sta sempre a casa. Un giorno per spronarlo l’ho mandato alla stazione per fare una dimostrazione contro la disoccupazione, lui ha occupato il binario di un treno… ma di un treno che è arrivato in ritardo e così nessuno se n’è accorto! Mo’ sta più disperato e primma! L’altro giorno si è svegliato prestissimo… si è fatto una doccia, che non la faceva da mesi per paura d’o’ raffreddore… si è fatto la barba ed è uscito. È tornato la sera a mezzanotte tutto sconvolto, ’a cravatta storta, ’o pantalone stropicciato. Io gli ho chiesto spiegazioni ma quello a stento mi rispondeva. «Sì, lasciami vivere… Ho trovato un lavoro!». Embè, Pasqualino dopo venticinque anni di disoccupazione tu trovi un lavoro e non mi dici niente? E che lavoro hai trovato? Mi ha risposto: «Faccio il sesso a pagamento!». Il sesso a pagamento? Ma sei impazzito? «Carmela lascia stà, la vita va così, i migliori uomini fanno il sesso a pagamento… È un motivo di orgoglio…». Aspetta, quelli fanno il sesso a pagamento perché hanno i soldi e si comprano quello che vogliono… tu invece che hai fatto? «Carmè, per il momento ho venduto, ho dovuto vendere…». Pasquale, ma chi ha avuto il coraggio di comprare? «L’hanno avuto Carmè, l’hanno avuto… tu non ti preoccupare, gli affari non sono il tuo forte, tutto sta a entrare nel giro… Poi da cosa nasce cosa, la voce si sparge, da venditore diventi compratore, è tutto un investimento… È complicato assai, Carmè, per capire ci vorrebbe una laura… Adesso dormici su, Carmè, e stai tranquilla... non sono finito...».
di Rosalia Porcaro
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