Che la rosa sia una donna - Sor Juana Inés de la Cruz

Rosa incarnata che al prato
presuntuosa ti ostenti
umida di carminio e grana
spicca fresca e piacente;
eppur no, che essendo bella
anche sarai disgraziata.

Vedi che il tuo candore
supera la timida alba
Tanto maggiore è il rischio
quanto maggior è la bellezza.
Non viverne sicura:
che se permetti, sbagliando,
que ti prenda ardita mano
per godere di beltà e profumo
perdendosi il colore
anche sarai disgraziata.

Vedi quello che più sembra
sicuramente raffinato?
Pur non stima la bellezza
Se non perché la brama.
Fuggi l’astuta carezza:
che se stolta e fiduciosa sei
dopo sarai abbandonata;
che dopo il possesso,
anche sarai disgraziata.

A nessuno non dare tua beltà
perché è sciocco che alla vanità
dell’altro serva come ornamento
La tua perfezione.
Goditi la fama generale,
senza farti usare da chi,
dopo averti avuta,
non giunga a venerarti;
che, essendo dopo diversa
anche tu sarai disgraziata.

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