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Testo di Nuvole di Fango di Fedez e Gianna Nannini
La carta d’identità gli ricorda che lo studente
prende schiaffi dalla vita ma il dolore non lo sente
la scuola è un tiro di schioppo si accende una Philip Morris
lo zaino che pesa troppo per inseguire i suoi sogni
e negli ambienti più puliti che la coscienza la sporchi
nel vialetto della scuola trascina i suoi piedi storti
sa che non conta tanto il podio se non riesci a rimanerci
il mondo confida in Dio ma lui non si affida a terzi.
Siamo schiavi del coraggio
salto nuvole di fango
siamo il sangue sull’asfalto
siamo svegli segnati da un sogno che non se ne va.
Si cresce, qualcosa cambia ma tutto sembra diverso
se il mondo fa il finto onesto lui tace e fa l’introverso
ma un giorno spezza il lucchetto con cui si è chiuso in se stesso
e intanto il mondo sono pronto che cosa mi sono perso
e non c’era niente in cui credere intere giornate libere
senza un posacenere solo voglia di scrivere
adolescenti che non cercano lavoro
voi parlate spesso dei giovani e troppo poco con loro
quando chiedono impartiscono pretendono e proibiscono
in questo mondo malato il sogno è diventato un sintomo
non conta quanto punti in alto ma da quanto in basso arrivi
gli han dato del primo infame ma adesso lui è primo in Fimi
ora quei piedi storti stanno sul red carpet
certe cose sono come l’HIV ce l’hai nel sangue.
Siamo gente di passaggio
salto nuvole di fango
con i cuori sotto sfratto
siamo quelli segnati dal sogno per l’eternità.
Non ci sei, non ci sono
dammi una speranza che mi porti via da qua.
Non ci sei, non ci sono
segui la tua strada, tutto il resto si vedrà.
Non ci sei, non ci sono
cerco una speranza per andare via da qua.
Non ci sei.
Siamo schiavi del coraggio
salto nuvole di fango
con i cuori sotto sfratto
siamo svegli segnati da un sogno che non se ne va.
Testo di Nuvole di Fango di Fedez e Gianna Nannini
La carta d’identità gli ricorda che lo studente
prende schiaffi dalla vita ma il dolore non lo sente
la scuola è un tiro di schioppo si accende una Philip Morris
lo zaino che pesa troppo per inseguire i suoi sogni
e negli ambienti più puliti che la coscienza la sporchi
nel vialetto della scuola trascina i suoi piedi storti
sa che non conta tanto il podio se non riesci a rimanerci
il mondo confida in Dio ma lui non si affida a terzi.
Siamo schiavi del coraggio
salto nuvole di fango
siamo il sangue sull’asfalto
siamo svegli segnati da un sogno che non se ne va.
Si cresce, qualcosa cambia ma tutto sembra diverso
se il mondo fa il finto onesto lui tace e fa l’introverso
ma un giorno spezza il lucchetto con cui si è chiuso in se stesso
e intanto il mondo sono pronto che cosa mi sono perso
e non c’era niente in cui credere intere giornate libere
senza un posacenere solo voglia di scrivere
adolescenti che non cercano lavoro
voi parlate spesso dei giovani e troppo poco con loro
quando chiedono impartiscono pretendono e proibiscono
in questo mondo malato il sogno è diventato un sintomo
non conta quanto punti in alto ma da quanto in basso arrivi
gli han dato del primo infame ma adesso lui è primo in Fimi
ora quei piedi storti stanno sul red carpet
certe cose sono come l’HIV ce l’hai nel sangue.
Siamo gente di passaggio
salto nuvole di fango
con i cuori sotto sfratto
siamo quelli segnati dal sogno per l’eternità.
Non ci sei, non ci sono
dammi una speranza che mi porti via da qua.
Non ci sei, non ci sono
segui la tua strada, tutto il resto si vedrà.
Non ci sei, non ci sono
cerco una speranza per andare via da qua.
Non ci sei.
Siamo schiavi del coraggio
salto nuvole di fango
con i cuori sotto sfratto
siamo svegli segnati da un sogno che non se ne va.
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