Venerdì è stato il giorno delle regate, il penultimo nel villaggio.
Quest'anno ero il corsa per tre medaglie, calcetto, vela e windsurf, di tutti quest'ultimo era il meno probabile dato che sto provando da pochi giorni a stare sulla tavola, ma a partecipare c'erano molti altri del corso e quindi avevo qualche speranza, ma come immaginavo non è andata per niente bene, tra l'altro dopo un pò mi sono stancato molto e ho ceduto.
Poi c'era il calcetto, sembrava andare tutto bene, nonostante non conoscessi nessuno nella mia squadra, che giocassimo alle cinque di pomeriggio, che uno dei nostri difensori avesse settanta anni, e che io ero due mesi che non giocavo, nonostante tutto questo siamo arrivati in finale, dove abbiamo perso 6 a 5, vincevamo 3 a 2, ma poi in un attimo ci siamo trovati 6 a 3, abbiamo pagato il calo fisico contro una squadra molto più giovane e che si in cui i giocatori si conoscevano.
Purtroppo i due mie ultimi gol ci hanno portato a meno uno non sono serviti.
Ancora più deludente è stata la regata velica, siamo andati fortissimi, molto meglio delle altre barche, velocissimi e certi di aver vinti, ma purtroppo penalizzati da una regola dettaci solo dopo essere arrivati e che non ci eta stata spiegata prima, e noi che eravamo i primi abbiamo pagato le conseguenze....avremmo potuto fare ricorso, ma non mi andava di andare a litigare in vacanza....tutto sommato è un gioco.
per quest'ultima sono rimasto particolarmente amareggiato perchè ero io a timonare e quindi responsabile anche per gli altri, e poi perchè era quella la gara da me preferita, nonchè l'ultima medaglia a cui potevo puntare.
Risultato finale, zero vittorie.
Devo essere sincero non l'ho presa bene lì per lì, non perchè sia abituato a vincere, ma perchè non sono abituato e non so perdere. Con il senno di poi, cerco di ricordarmi che l'importante dovrebbe essere partecipare, e che queste vicende mi permettono di capire gli errori fatti e di abituarmi a perdere, perchè si può anche perdere, soprattutto in occasioni più importanti.
Quest'anno ero il corsa per tre medaglie, calcetto, vela e windsurf, di tutti quest'ultimo era il meno probabile dato che sto provando da pochi giorni a stare sulla tavola, ma a partecipare c'erano molti altri del corso e quindi avevo qualche speranza, ma come immaginavo non è andata per niente bene, tra l'altro dopo un pò mi sono stancato molto e ho ceduto.
Poi c'era il calcetto, sembrava andare tutto bene, nonostante non conoscessi nessuno nella mia squadra, che giocassimo alle cinque di pomeriggio, che uno dei nostri difensori avesse settanta anni, e che io ero due mesi che non giocavo, nonostante tutto questo siamo arrivati in finale, dove abbiamo perso 6 a 5, vincevamo 3 a 2, ma poi in un attimo ci siamo trovati 6 a 3, abbiamo pagato il calo fisico contro una squadra molto più giovane e che si in cui i giocatori si conoscevano.
Purtroppo i due mie ultimi gol ci hanno portato a meno uno non sono serviti.
Ancora più deludente è stata la regata velica, siamo andati fortissimi, molto meglio delle altre barche, velocissimi e certi di aver vinti, ma purtroppo penalizzati da una regola dettaci solo dopo essere arrivati e che non ci eta stata spiegata prima, e noi che eravamo i primi abbiamo pagato le conseguenze....avremmo potuto fare ricorso, ma non mi andava di andare a litigare in vacanza....tutto sommato è un gioco.
per quest'ultima sono rimasto particolarmente amareggiato perchè ero io a timonare e quindi responsabile anche per gli altri, e poi perchè era quella la gara da me preferita, nonchè l'ultima medaglia a cui potevo puntare.
Risultato finale, zero vittorie.
Devo essere sincero non l'ho presa bene lì per lì, non perchè sia abituato a vincere, ma perchè non sono abituato e non so perdere. Con il senno di poi, cerco di ricordarmi che l'importante dovrebbe essere partecipare, e che queste vicende mi permettono di capire gli errori fatti e di abituarmi a perdere, perchè si può anche perdere, soprattutto in occasioni più importanti.
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