La Filosofia Piviere

Quando ho acquistato Hydra, non sapevo tante cose sul Piviere, molte le ho scoperte stada facendo, e ho capito che forse non è stato un caso che io abbia scelto lei...anche percè non si puo dire che sia una barca nuova, veloce ,grande e bellissima....per la verità per me è molto grande e molto bella...ma come si dice l'amore è ceco.
Comunque...dopo un pò che avevo Hydra, o trovato un pò di materiale sul Piviere 6.10, in rete e ho deciso di postarlo qui, un pò per ricordo mio, un pò er farlo leggere ad altri. e un pò per paura che sparisca dalla rete.

buona lettura...e buon vento

Un modo di intendere l'andare per mare a vela

Per "Filosofia Piviere" intendo un modo di andare per mare a vela, forse un pò diverso dai più diffusi e conosciuti.

Apprezzo le barche a vela qualunque esse siano, dalle più piccole derive, alle più grandi e prestigiose barche cabinate. Tutte queste forme di andare a vela sono, seppur profondamente diverse tra loro, ugualmente gratificanti.

Le piccole derive permettono un contatto unico con mare e vento, immediato, simile in certi aspetti, ma profondamente diverso per altri, dalle sensazioni che si provano sui più grandi e blasonati yatch cabinati da crociera.

Le grandi barche cabinate hanno dalla loro un punto di forza: la possibilità di diventare una sicura "dimora" per lunghe navigazioni, permettendo di vivere il mare "in mare", al di là di qualsiasi possibilità offerta da una piccola deriva.

Ripeto, ognuno di questi modi di vivere la vela è affascinante in sé ed è gratificante.

Andare a vela ha qualcosa di magico che attiene all'essenza stessa del rapporto dell'uomo con la Natura. Fin dai tempi più remoti l'uomo ha colonizzato nuove terre solcando i grandi oceani e su imbarcazioni a vela più o meno piccole, che hanno rappresentato per secoli l'unica reale possibilità di allargamento dell'orizzonte conoscitivo, uno degli strumenti fondamentale dello sviluppo della nostra stessa civiltà, al pari del fuoco e della ruota.











E' forse anche per questo che rimaniamo incantati da un richiamo atavico, primordiale, nell'osservare un braciere sul quale scoppietta un fuoco, o, come spesso succede da bambini, ci fissiamo a guardare dal finestrino dell'automobile la ruota della macchina vicina che gira su stessa. Nello stesso modo ci sentiamo attratti dalle sensazioni profonde che proviamo ad ascoltare il rumore dell'acqua sullo scafo della barca che solca il mare spinta dalla forza naturale del vento.

Ma, tornando alle considerazioni iniziali, vorrei dire che c'è un via di mezzo tra la piccola deriva ed il grande cabinato, che rappresenta un ottimo compromesso tra questi estremi, e questo è il piccolo cabinato.

Il piccolo cabinato, da sei-sette metri, assume in sé alcuni pregi della deriva e dei cabinati di maggior dimensione.

E' economico, affidabile, semplice, immediato: è quello che chiamo "Filosofia Piviere", l'assoluta convinzione che andare a vela debba essere qualcosa di estremamente facile, sicuro, economico.

Tratto da: http://www.velanet.it/users/ilpiviere/articoli/filosofia.html

Commenti

Yari ha detto…
Ciao, ho notato la tua splendida barca sulle foto di google, anche io come te sono un pivierista e ti volevo invitare (se ancora non l'avessi fatto) a tornare sul sito http://www.velanet.it/users/ilpiviere/
Da qualche mese c'è attività ed un ragazzo del gruppo si è proposto di fare il calendario 2008 dei pivieri, tutti i possessori avranno una copia gratuiata.
Grazie e arrivederci sul sito.
Yari